Oggi 1 agosto abbiamo già sfruttato tutte le risorse disponibili del pianeta, e purtroppo questo utilizzo assurdo del territorio è tra le principali cause del dissesto idrogeologico.
La popolazione mondiale ha consumato tutte le risorse terrestri – alimentari ed energetiche – disponibili per il 2018. È quanto reso noto nell’Earth Overshoot Day, che quest’anno ricade proprio oggi, il primo agosto e riporta dati particolarmente allarmanti. A calcolare la data della giornata, che ogni anno ricorre prima poiché aumentano i consumi mondiali di natura, è il Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale.
Per soddisfare la domanda di risorse naturali occorrerebbero due pianeta Terra.
I costi del sovrasfruttamento del nostro pianeta purtroppo sono sempre più evidenti: deforestazione, siccità, scarsità di acqua dolce, erosione del suolo, accumulo di anidride carbonica nell’atmosfera che alimenta il cambiamento climatico.
Nel mondo però non tutti attingono alle risorse disponibili nella stessa misura: se l’intera popolazione globale vivesse come gli statunitensi, servirebbero 5 Terre per soddisfarne i bisogni; 4,1 terre se tutti avessero lo stile di vita degli australiani, 3,3 dei russi, 3 dei tedeschi. L’Italia, nella classifica dei più voraci di natura, è decima: se tutti vivessero come noi italiani, servirebbero 2,6 pianeti per alimentarsi. Quindi a consumare sempre di più sono i paesi maggiormente sviluppati, si stima infatti che l’86% degli abitanti del mondo vive in un paese che è in debito ecologico.
Global Footprint Network lancia l’hashtag #MoveTheDate che noi di Genea Consorzio Stabile condividiamo appieno perchè riteniamo sia importante “porre fine a questo schema ecologico se l’umanità è intenzionata a prosperare”.